viernes, 28 de junio de 2013

Uyuni, 28/06/2013

Pare che gli unici momenti in cui riesco a scrivere siano quando aspetto un treno... questo mi porterá a Tupiza, sud della Bolivia, quasi al confine con l'Argentina.
Sono reduce dal tour del Salar de Uyuni, la distesa di sale piú grande del mondo. Bello. Tre giorni persi per paesaggi irreali, in un bianco accecante, tra rocce dalle forme fantastiche e lagune colorate piene di fenicotteri rosa, alloggiando in alberghi che definire spartani sarebbe davvero eufemistico, e fortunatemente con un bel gruppo di compagni di viaggio.
Un tour estremamente turistico, eppure estremamente selvaggio e "avventuroso", grazie anche alla perenne disorganizzazione dei boliviani, che in realtá inizio a credere sia una scelta di vita consapevole, o comunque consapevolmente accettata.

Qualcuno, non ricordo chi, ha descritto la Bolivia come il paese dove tutto é possibile, ma niente é probabile.

Intanto è successo che, mentre aspettavo il mio turno per fare la doccia (pare che per i miei compagni fosse la priorità appena tornati a Uyuni, per cui anche io mi sono adattato...) è saltata la corrente elettrica nel quartiere (sucede quasi tutti i giorni, a Uyuni): niente acqua calda e niente doccia. Sentra troppo rammarico ho rimandato l'incombenza a domani.
E ora vado a prendere il treno, vediamo cosa potrá succedere questa notte...

martes, 25 de junio de 2013

Non è facile riprendere il filo, così come non è facile lasciare La Paz dove in questo tempo ho finito col sentirmi quasi "a casa"...
Quanto è passato dall'ultimo post? un mese? Sì, più o meno.
E in un mese di cose ne possono succedere davvero tante.
Spero di riuscire a ricordarle e raccontarle tutte, o almeno le più interessanti.
Ho deciso di farlo un poco per volta, raccogliendo le idee e riordinandole un po', perchè adesso, in questo momento, mi sembra di dover raccontare una vita intera. Ma forse è solo la mia pigrizia, e il fatto che mi sono disabituato a scrivere (è strano come, in poco tempo, quella di scrivere fosse diventata un'abitudine quasi quotidiana,  e come, in altrettanto poco tempo, questa abitudine l'abbia persa di nuovo).
Mi sono convinto che questo sia dovuto al fatto che, in un certo senso, a La Paz avevo ricostruito un piccolo mondo per certi versi simile a quello in cui vivo, fatto di amicizie, serate, lavoro, impegni che in qualche modo ti riempiono la vita, ma ti tolgono anche il tempo di pensare, di riflettere, nel bene e nel male, di prenderti quello spazio totalmente intimo e personale che ti dà la solitudine.
Farò una sorta di riassunto a puntate degli episodi che mi sono perso per strada, però non ora, che devo prendere un treno per Uyuni, da cui inizierò il tour del famoso Salar, una delle esperienze più classiche e turistiche della Bolivia, però ugualmente imperdibile.
In questo momento sono a Oruro: Oruro possiede una delle poche stazioni ferroviarie di tutta la nazione.
Dalla stazione di Oruro partono 5 treni passeggeri.
5 treni alla settimana.
Il mio parte tra mezz'ora, non è il caso di perderlo...