lunes, 29 de abril de 2013


24/04

Bene, dopo avervi raccontato i motivi che mi hanno spinto fino a qui (almeno una parte), passiamo ai fatti.

Sono partito, come vi dicevo, il pomeriggio di Martedí 16 aprile, con l’unica certezza che, a S. Cruz, ci sarebbe stato qualcuno a ricevermi, cosa che giá mi era di grande conforto.

Ed é stato un piacere, dopo piú di 24 ore di viaggio, trovare all’uscita dell’aereoporto Giorgia e Javire con un cartello “Bruno” scritto in colore verde.

Giorgia é una stutendessa italiana di cooperazione per lo sviluppo, a S. Cruz per un tirocinio e per raccogliere dati sulle monoculture per la tesi che sta scrivendo, Javier é un membro della Fondazione Fides, ONG che ci ospiterá in questi giorni di permanenza in cittá.

La prima belle notizia é che abbiamo a disposizione addirittura una stanza presso la sede della fondazione, con bagno, aria condizionata, due letti, insomma tutto il necessario e anche di piú.

Il fatto poi che si trovi proprio sopra gli uffici di Fides ci permetterá di essere sempre in contatto con i collaboratori della fondazione.

28/04

Riprendo il filo del discorso prima che la memoria cominci a perdere pezzi...

Come vi dicevo, all’arrivo siamo stati accolti con tutti gli onori, e giá il primo giorno abbiamo fatto una breve riunione con Ruth, che é la direttrice della fondazione e che ci ha spiegato un po’ del loro lavoro, i diversi progetti in cui sono impegnati, e le idee e aspettatibve che hanno sulla collaborazione con noi.

Giorgia porterá avanti il suo lavoro di ricerca sulle monoculture, in particolare quella della soia che qui si coltiva su estenzioni impressionanti, mentre a me viene chiesto di collaborare su un progetto di produzione agricola biointensiva in un piccolo abitato a un centinaio di km da qui, dove é necessario sviluppare l’aspetto della commercializzazione di ció che viene prodotto.

L’impressione iniziale é quella di un’organizzazione piccola ma piena di passione e di persone con una gran voglia di fare, ci piace. E poi Ruth é una vera forza della natura... sempre sorridente con una parlantina infinita, trascinante.

I primi giorni sono trascorsi tranquilli, senza troppo da fare, girando per Santa Cruz che appare come una grossa cittadina di provincia (in realtá é la cittá piú popolata della Bolivia), forse per le case basse, forse per l’aria rilassata che si respira nella piazza centrale, forse per il caldo ed il cielo senza una nuvola che a me che vengo da un lungo inverno italiano fa tanto pensare al mare. Nel frattempo ho modo di leggere un po’ di materiale sul progetto, conoscere il presidente della fondazione, l’ingegner Molina, e gli altri collaboratori di Fides: Maribel, Georjina, Gina (sono quasi tutte donne, Fides lavora molto anche sulle discriminazioni di genere).

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